Roma, 2010
"(...) Gli oggetti più comuni, apparentemente i più insignificanti, quelli che si riconoscono solo quando lo sguardo li afferra casualmente, diventano contenitori di emozioni ed aspettative che, mescolate, vengono restituirìte in una sorta di archeologia del presente a dare un senso alla vita, intesa come mappa di ciò che si è vissuto. Per sottolineare il legame con la storia di Palazzo Valentini, l'installazione è accompagnata da La Resurrezione di Georg Friedrich Händel che, come ricorda l'iscrizione all'ingresso della sala, propio in questo luogo la compose." Claudio Libero Pisano